Cava Arcari Zovencedo (VI)       Foto CROMA di Marco Peotta

    La Pietra di Vicenza è un calcare tenero che si estrae dai Colli Berici da cave in galleria. Questo materiale si definisce come: roccia calcarea di origine arenaria, caratterizzata dalla presenza di numerosi frammenti fossili. Facilmente lavorabile con strumenti a mano, venne impiegata fin dal periodo romano per la realizzazione di sculture, colonne, trabeazioni e particolari decorativi architettonici. (Vicenza antica era costruita con questo materiale: vedi resti del teatro Berga).     Fu molto utilizzata anche nel periodo medioevale nella decorazione plastica, ad esempio nell′intaglio delle complicate ed eleganti decorazioni gotiche (vedi la Cà d′Oro, la Casa Pigafetta o gli altari dei Carmini). Nel XVI secolo l′architetto A. Palladio l′impiegò in grande quantità nei suoi edifici e ville sparse in tutto il territorio veneto. Il giovane Andrea, prima di diventare un celebre architetto seguì un lungo apprendistato come scalpellino, nelle botteghe artigiane delle città di Padova e Vicenza; per questo motivo conosceva molto bene le tecniche di lavorazione e i materiali ad uso dell′edilizia. Nei secoli sucessivi la pietra di Vicenza venne impiegata nella realizzazione di ampi ed ombrosi giardini che circondavano le ville. Ancora oggi nel territorio dei Colli Berici, si estrae questo particolare materiale. Diverse botteghe artigiane lo lavorano, realizzando opere di notevole interesse artistico ed estetico.